IQNA

Commento alla Sura al-Hamd - parte 5

5:49 - May 23, 2018
Notizie ID: 3482880
Iqna - Vi proponiamo il commento alla sura al-Hamd(sura Aprente) dell'Imam Ruhollah Khomeini

Commento alla Sura al-Hamd - parte 5


Della Fede: è cosa diversa dalla comprensione per via di scienza

La fede è ben altra cosa che la comprensione intellettiva, di necessità basata su fatti e prove. Dunque, parlare dell’infallibilità dei Profeti (as) è parlare di fede, ché quest’ultima, una volta che è giunta, non può errare. Se, nel vedere un uomo che brandisce la spada, abbiamo la certezza, e senza alcun ombra di dubbio, che egli è pronto a tagliarci la testa per una sola parola sbagliata nei suoi confronti, relativamente a tal caso saremo infallibili. Questo perché ci amiamo e abbiamo l’istinto della conservazione, di conseguenza staremo ben attenti a non commettere il benché minimo errore.

Ora, il credente il quale con certezza pensa che, qualora avesse a parlar male del prossimo quando questi fosse da lui lontano, quale punizione nell’Aldilà la sua lingua s’allungherebbe della distanza che esiste fra i due, o, sempre con certezza, pensa che nel Giorno del Giudizio sarà per questo inghiottito dal fuoco celeste, quel fuoco che non distrugge bensì divora in eterno, ebbene, un tale fedele, dicevo, avrà grande precauzione nell’evitare l’errore. Se talora abbiamo – Allah (SwT) non voglia- la tentazione di recar danno al prossimo assente, è certamente perché, in fondo al nostro cuore non siamo convinti del castigo a venire.

Delle Azioni: ripercussioni nell’Aldilà

Chi è convinto che nell’Aldilà le azioni terrene avranno esito - lasciando perdere al momento la forma specifica che assumeranno - buono per un atto meritorio e cattivo per i peccati commessi, porrà certamente cura nel fare. E se pure è convinto che l’irresponsabile, colui che reca danno sarà castigato, ma il timorato troverà posto in paradiso, ebbene, costui a per certo recepito questa verità dal fondo del cuore - non dico certo quello di carne - e non per averla appresa dai libri, ché grande è la differenza tra il credere e il conoscere, e non volgerà mai dal compiere buone azioni.

Della Differenza fra il Credere e il Conoscere con l’Intelletto

Coloro che si astengono dal compiere buona azioni lo fanno perché in loro non ancor giunta la certezza di cui sopra, ché solo per via di scienza cercano di intendere. Ma aspirare alla conoscenza del Profeta (S) e di Allah (SwT) Trascendente per mezzo di ragionamento logico è fatto segno di fragilità: è solamente con la fede innata e l’intuizione del cuore che possiamo acquisire fermezza nella religione.

Questa certezza ora incrollabile, la fede nella Fonte, nel contrappasso, nell’immortalità dell’anima e nel concepire la morte non già come un fine, bensì come passaggio a un mondo più perfetto, sono la migliore garanzia nei confronti del peccato e d’ogni scivolone. Il problema sarà allora: ma come? Come viene la fede?

Anzitutto "Nel nome di Allah (SwT). Lode a Allah (SwT)". Ho cercato di penetrare un poco il senso di queste parole, seppur ancora in maniera parziale; ho esposto velleità, non certezze; resta tuttavia basilare a questo fine a evitare la miscredenza al cuore, la comprensione che non si dà vera lode se non a Lui e al Suo manifestarsi.

 

traduzione:Al-Islam.org

 
 
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