Artista marocchino sottolinea l'importanza di preservare la calligrafia maghrebina
Un calligrafo marocchino ha sottolineato l'importanza di preservare e promuovere la calligrafia maghrebina nella scrittura del Sacro Corano.
Abdul Aziz Mujib ha fatto l'osservazione a margine di una mostra di manoscritti coranici e religiosi, affermando che la calligrafia coranica ha una posizione significativa nella storia della cultura e della civiltà del Marocco.
Mujib ha auspicato che la scrittura maghrebina e il suo utilizzo nella calligrafia coranica possano essere insegnati ai giovani al fine di preservarla per le generazioni future.
Per scrittura maghrebina si intende una famiglia di scritture arabe imparentate che si sono sviluppate nel Maghreb (Nord Africa), Al-Andalus (Iberia) e Bilad as-Sudan (il Sahel dell'Africa occidentale). La scrittura maghrebina deriva direttamente dalla scrittura cufica ed è tradizionalmente scritta con una punta appuntita, producendo una linea di spessore uniforme.
La scrittura è caratterizzata da forme di lettere arrotondate, tratti orizzontali estesi e curve finali aperte sotto la linea di base.
Per secoli la scrittura maghrebina è stata utilizzata per scrivere manoscritti arabi e riportare la letteratura andalusa e marocchina, sia in arabo classico che in arabo maghrebino o nelle lingue amazigh.
Nelle sue osservazioni Abdul Aziz Mujib ha inoltre affermato che un Mus'haf (copia del Corano) è stato preparato da un certo numero di calligrafi marocchini. Ha aggiunto che ci sono voluti sei mesi per completare la copia basata sulla narrazione di Warsh-min-Nafi.
L'artista ha continuato descrivendo l'era contemporanea come un periodo luminoso della storia in termini di supporto per l'arte islamica della calligrafia.
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